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Abbiamo approfondito che la progettazione meccanica è più di un insieme di documenti: è un viaggio sempre nuovo e inaspettato, un insieme di decisioni che accompagneranno il cliente dall’idea al progetto

Tuttavia, nonostante ogni progetto sia a sé per dimensioni, complessità, settore e con differenze infinite, un progettista trova sempre dei punti imprescindibili che possono guidarlo nella progettazione. Vuoi scoprire quali sono? 

Continua a leggere, potresti riconoscere alcune dinamiche vincenti che appartengono anche alla tua realtà professionale.

1. Nella progettazione devono collaborare competenze eterogenee

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La progettazione meccanica – ma non solo – è un lavoro di gruppo. Sia esso un gruppo verticale, all’interno di un ufficio tecnico, sia esso trasversale, e quindi che coinvolga i vari reparti dell’azienda: commerciale, ufficio tecnico, produzione, post vendita…

I progetti migliori sono il risultato di un insieme di competenze eterogenee: grazie alla collaborazione, aumentano la capacità del gruppo di risolvere i problemi guardandoli da punti di vista sempre diversi.

2. Diverse progettazioni per soluzioni multidisciplinari

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Consideriamo che noi stiamo parlando di progettazione meccanica, ma per arrivare al prodotto finito sono coinvolte anche progettazioni di altro tipo, come ad esempio elettronica e software, solo per citarne alcune, motivo in più per avere una visione ampia e valutare soluzioni multidisciplinari. Dobbiamo valutare il progetto sempre nel suo insieme: i tempi, i costi, la semplicità e rapidità produttiva, di montaggio, di affidabilità, di manutenibilità.

Attenzione: oggi l’aspetto ecologico non può essere tralasciato. Nella tua azienda sono già nell’aria queste domande? Quali materiali andrò ad utilizzare? Che ne sarà del mio prodotto a fine vita? Come lo posso smaltire con il minor impatto ambientale possibile?
In molti chiedono supporto per rispondere prontamente a interrogativi così attuali e importanti come questi: per questo abbiamo realizzato un articolo dedicato.

3. Le risorse non sono infinite

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Tenere sempre a mente la disponibilità dei componenti. Nell’ultimo decennio la disponibilità dei componenti a magazzino dei fornitori si è ridotta drasticamente, sia per ragioni puramente economiche di immobilizzazione di capitali, sia per il rapido susseguirsi di innovazioni tecnologiche o di ottimizzazione dei costi che rendono il componente obsoleto molto velocemente. Valutare la disponibilità di risorse umane e materiali è una componente, oggi più che mai, essenziale. Non si può pensare di costruire un motore, un riduttore o anche una semplice vite senza tenere conto della disponibilità di quello che serve in tempi e con costi compatibili a quelli del progetto complessivo. 

4. Se non c’è comunicazione, la progettazione non può avere successo

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Comunicazione? Sì, comunicazione, hai letto bene. Anche se la nostra natura ci porterebbe a parlare solo con le macchine, comunicare è la cosa più importante. Confrontarsi con il gruppo e, soprattutto, con il cliente è il primo passo per un progetto di successo. Ci sono molte esigenze nascoste nelle richieste esplicite del cliente. Se vogliamo che il cliente sia soddisfatto dobbiamo cercare di concentrare i nostri sforzi nel dargli qualcosa che lo soddisfi, anche se non sempre quello che il cliente chiede esplicitamente è quello che più o meno consciamente si aspetta. E qui emerge nuovamente la forza del gruppo: punti di vista diversi danno la possibilità di avvicinarsi sempre di più a quello che il cliente ha in mente. Torniamo sempre qui: dall’idea al progetto.

5. Il margine di sicurezza nella progettazione: un aspetto da non sottovalutare

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Non è solamente un numero, ma è una variabile importantissima del progetto che deve essere analizzata insieme a tutte le altre. Fare una scelta e prendere la taglia più grande o aumentare le dimensioni di un componente, non vuol dire automaticamente essere più sicuri. Questo vale per ogni singola scelta presa nella progettazione: dalla dimensione delle viti di fissaggio alla potenza del motore, dallo spessore di una piastra ad una saldatura e così via. Riconoscere quale sia questa marginalità è importante: ci permetterà di valutare, alla variazione di alcuni parametri, se è necessario intervenire o se il nuovo valore del margine è comunque accettabile.

I punti fermi della progettazione secondo #Kreacta

Competenza, condivisione e confronto. Questi sono i tre valori fondamentali per passare dall’idea al progetto nella progettazione meccanica.

Cercare di non essere un semplice gruppo, ma un insieme di persone che collaborano e mettono a disposizione di tutti le proprie competenze. L’obiettivo comune deve essere: “Dobbiamo realizzare il migliore progetto possibile”, sempre compatibilmente con tempi e budget. 

Cosa non aiuta? Voler primeggiare, essere restii dal volersi mettere in discussione e non voler rivedere le proprie scelte se ce ne sono di migliori proposte da altri colleghi. Sono tutte energie sprecate nel risolvere problemi “inesistenti” per il progetto. Gli unici problemi che ci devono interessare sono sul problem solving tecnico:

    • Costi nascosti che fanno lievitare in maniera incontrollata tempi e problemi.
    • Scegliere componenti adeguati ad un funzionamento senza interruzioni 365/7/24.
    • Conoscere le funzioni del software (ne escono di nuove ad ogni aggiornamento) per ottimizzare il processo di modellazione e disegno tecnico.
    • Conoscere i componenti commerciali e cosa c’è di già fatto nel mercato, “inventarsi cose già fatte” non è vantaggioso.

Sei d’accordo con me? I punti che ho proposto devono essere sempre presenti nella fase di progettazione? Ne hai degli altri da consigliarmi? Ci sono altri problemi “inesistenti” che rallentano la tua progettazione? 

Fammelo sapere nei miei canali social, li trovi qui sotto 👇

Sei curioso di sapere

con quali settori lavoriamo?

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Sono Socio e General Manager di Kreacta, un brand di 10 i cube srl. Ho svolto in più occasioni il ruolo progettista meccanico e responsabile di prodotto in importanti aziende nel settore delle macchine utensili e della Ricerca Scientifica. Opero da oltre trent’anni nella progettazione meccanica e nella consulenza industriale, con esperienze anche nei settori di sviluppo del software, piattaforme web, realtà virtuale ed aumentata e sistemi interattivi.

Paolo Dal Fabbro